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Quanti chili posso prendere in gravidanza?

  • Writer: Paola Annetta
    Paola Annetta
  • Apr 30, 2022
  • 3 min read

Appurato che vi sono tutta una serie di cibi da evitare, vi è un’altra spinosa questione da affrontare: quanti chili posso prendere nei nove mesi di gravidanza?

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Premessa

Non fate mai riferimento a quanti chili ha preso la mamma, la vicina, la top model.

Ogni persona ha un corpo e un metabolismo diverso. I kg consentiti variano in base all’indice di massa corporea, quindi ogni donna in gravidanza dovrà fare una seria valutazione della propria situazione con l’ostetrica che la segue, fin dal primo incontro o meglio ancora in fase preconcezionale. In questa sede parlero’ ipotizzando di rivolgermi a una donna normopeso, in assenza di patologie.


Ma quindi devo mangiare per 2? 😏

Partiamo da una solida certezza: è ormai sfatato da tutti gli studi e da tutti i professionisti che si occupano di gravidanza che non solo NON bisogna mangiare per due, ma che farlo è addirittura pericoloso. Non ci sono voglie che tengano: gli attacchi di fame alle tre di notte non giustificano abbuffate svuotafrigo (anche perché, siamo oneste, la voglia insaziabile non è mai di fragole, ma tuttalpiù di pizza, brioches e barrette al caramello). E’vero che in gravidanza il fabbisogno calorico è aumentato, dovendo nutrire due organismi, ma dei due uno è davvero piccolino… in termini di kcalorie, si parla di un aumento di 350 nel secondo trimestre e circa 450 nel terzo: praticamente poco più di due spuntini. La trappola è presto svelata: il fabbisogno aumenta, ma parallelamente aumenta la resistenza insulinica. Cosa significa? Che il metabolismo degli zuccheri tende a difettare, causando una fisiologica iperinsulinemia che in alcuni casi sfocia nel diabete gestazionale, e che comunque predispone all’aumento di peso. Questo spiega i chili inspiegabilmente accumulati in donne apparentemente attente all’alimentazione ma che per esempio mangiano molta frutta. La frutta contiene molto zucchero a rapido assorbimento! Fa anche molto bene poiché contiene vitamine preziose e fibra che regolarizza l’intestino, quindi ok, frutta sì, ma senza superare i due frutti al giorno (occhio: non siano questi una banana e un grappolone d’uva.. conviene sempre scegliere la frutta con il minor indice glicemico: mele, arance, frutti di bosco, pesche, albicocche).


Eliminare i carboidrati? 🍝

Assolutamente no! Attenzione a non incorrere nell’errore di eliminare pane, pasta e patate, insomma i carboidrati. Sono indispensabili per fabbricare energia (pensiamo a quanta ne serve per affrontare travaglio e parto), sono il carburante di cui non possiamo e non dobbiamo privarci. Vanno però ben dosati e accompagnati da verdure (aumentano il senso di sazietà e contrastano il picco glicemico tanto dannoso per l’equilibrio metabolico) e da una fonte di proteine (carne, pesce, formaggio, uova, legumi). Queste ultime sono importantissime per lo sviluppo del feto e sono fonte di ferro, elemento che il piccolo tende a “rubare” alla mamma… che si ritrova facilmente anemica (ne parleremo prossimamente). Tuttavia , ripeto, vanno bandite le diete iperproteiche: bisogna mangiare veramente un po’di tutto senza esagerare.


E i dolci? 🍰

Ecco, dei dolci , in gravidanza, potremmo decisamente fare a meno. Nell’economia dietetica dei nove mesi, i dolci sono decisamente la direttissima che spinge l’ago della bilancia verso cifre che mai avremmo voluto vedere. Ma nell’economia dei nove mesi dobbiamo considerare anche il buonumore della futura mamma ( e di chi le sta accanto), quindi… salvo situazioni patologiche (il diabete su tutti), un dolcino semplice ogni tanto può solo far bene. Un trucco: consumatelo al mattino o comunque entro il primo pomeriggio e poi via con una bella passeggiata. Peccato…consumato!


Come gestire l’attacco di fame che sconvolge i sensi e ci dirotta dritte davanti al frigo?

Bisogna attrezzarsi e giocare d’anticipo, facendo una spesa furba(a stomaco pieno! Avete notato quante schifezze si comprano facendo la spesa a stomaco vuoto?). Tenete in casa verdure già pulite e tagliate, finocchi e carote per esempio: ora che li avete masticati la fame è passata. Lo yogurt (bianco, anche intero, ma senza zuccheri aggiunti) è sempre il top degli alleati in fatto di spuntini; frutta secca (da consumare con il contagocce, ma 5-7 mandorle saziano in modo insospettabile e fanno benissimo); un frutto; un bicchiere di latte (validissimo per la crisi di fame notturna); cetriolini sottaceto.




Come gestire il classico giramento di testa?

Può capitare durante il giorno di avere il classico giramento di testa. Sbuca sempre qualcuno che, intento a far del bene, offre una bustina di zucchero. E’un’abitudine che non solo non risolve, ma può essere davvero dannosa, poiché viene indotto un picco glicemico che nel giro di pochi minuti riporta allo stato di prima. Se poi siamo in presenza di diabete, questo picco potrebbe davvero creare uno scompenso anche grave. Quindi che fare? Sempre valido il buon vecchio consiglio di tenere in borsa un pacchetto di crakers, o di grissini, o una barretta semplice di cereali: con i carboidrati a lento assorbimento la glicemia si stabilizzerà in modo più pacato e durevole. E sarà anche una soluzione più gratificante!




 
 
 

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